domenica 15 aprile 2012

Era Classica: periodi Kofun, Nara e Heian

Durante il periodo Kofun, dal III secolo al VII secolo, si stabilì un centro dominante politico basato nell'area di Yamato, da dove sorse la linea dinastica degli imperatori giapponesi. Veniva chiamato anche periodo dei Tumuli: il nome deriva dalle caratteristiche tombe a tumulo che andarono via via diffondendosi sempre più. Le tombe potevano essere di diverse dimensioni e forme a seconda dello status sociale del defunto. All'interno, intorno al corpo del defunto venivano posti oggetti a lui cari, per lo più d'origine continentale e di tipo prezioso. I Kofun erano spesso corredati di sculture in terracotta (haniwa) che ritraevano elementi zoomorfi o soldati, a protezione dello spirito del defunto.
Takamatsu Zuka Kofun - fine VII secolo
Le famiglie più importanti venivano chiamate Uji e possedevano tombe maestose. Il termine Uji viene tradotto come clan, ed il capostipite era lo "uji no kami" ovvero colui che discendeva direttamente dalla divinità protettrice e detentore dei tre simboli sacri: la spada, lo specchio in bronzo e il gioiello; tutto ciò ribadiva e rinforzava il legame di continuità tra passato e presente.

In questo periodo il Buddhismo fu importato in Giappone dal regno coreano di Baekje, a cui il Giappone fornì aiuto militare, ricevendo il supporto della classe governante. Il principe Shōtoku si impegnò a diffondere il Buddhismo e la cultura cinese in Giappone. Gli viene attribuito il merito di aver portato una pace relativa in Giappone attraverso la proclamazione della Costituzione di 17 articoli.
Con gli Editti di riforma di Taika del 645 la corte Yamato intensificò l'adozione di pratiche culturali cinesi e riorganizzò il governo e il codice penale basandosi sulla struttura amministrativa cinese dell'epoca. Ciò preparò la strada al dominio della filosofia confuciana in Giappone fino al XIX secolo. In questo periodo venne utilizzata per la prima volta la parola Nihon (日本) come nome per lo stato emergente.


I primi kanji
Il periodo Nara (奈良時代 Nara-jidai) dell'VIII secolo segnò il primo emergere di un forte stato giapponese, centrato intorno alla corte imperiale nella città di Heijō (odierna Nara). La corte imperiale si trasferì per un breve periodo a Nagaoka-kyō, e quindi a Heian Kyō (ora Kyōto).
A questo periodo risale l'importazione del sistema di scrittura cinese: i kanji, i primi caratteri di scrittura giapponese, furono modellati sulla base degli hanzi cinesi.
Gli scritti storici del Giappone culminarono all'inizio dell'VIII secolo con le cronache epiche del Kojiki e del Nihon Shoki. Queste due cronache danno un resoconto leggendario delle origini del Giappone. Secondo esse il Giappone venne fondato nel 660 a.C. dall'imperatore Jinmu, un discendente della divinità shintoista Amaterasu (la dea del sole). Si dice che Jinmu sia l'antenato della dinastia imperiale, rimasta ininterrotta fino ai nostri giorni. Comunque secondo gli storici il primo imperatore realmente esistito fu l'imperatore Ōjin.


Il periodo Heian (平安時代 Heian jidai) è un'epoca della storia giapponese compresa tra l'VIII e il XII secolo (794-1185), che prende il nome dalla capitale del tempo, Heian-kyo, l'attuale Kyōto.
Durante il periodo Heian fiorirono arte, poesia e letteratura autoctone, immortalate all'inizio dell'XI secolo dalla dama di corte Murasaki Shikibu nel Genji monogatari (Il racconto di Genji), il più antico racconto ancora esistente. I reggenti del clan Fujiwara controllarono la politica dell'epoca.
Genji monogatori - stampa del 1654

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